Avete mai sognato di fuggire dall’autunno, dalle giornate grigie e piovose, per rincorrere l’estate?
Non serve andare lontano, basta andare in Sardegna!Amiamo la nostra terra, ci piace il freddo, la neve e i laghi brumosi, ma non si può restare indifferenti che in un’ora di volo si può passare da novembre a giugno….
Noi abbiamo avuto l’occasione di farlo e sono state giornate magnifiche.
Grazie ad un invito a scoprire Alghero e il Parco Regionale di Porto Conte, abbiamo realizzato che la Sardegna fuori stagione è ancora più bella.La costa occidentale è veramente spettacolare, piena di promontori a picco sul mare, con spiagge e calette dai colori indescrivibili, il tutto nel raggio di pochi km.
Due esperienze su tutte: la discesa alle Grotte di Nettuno di Capo Caccia (1300 scalini a strapiombo sul mare) e il trekking all’interno del Parco per raggiungere Punta Giglio.
I nostri occhi sono ancora pieni di tutte le gradazioni di blu, tra mare e cielo, abbiamo ancora il profumo dei cespugli di mirto nelle narici e il gusto della salsedine portato dal vento.
E l’emozione di sedersi, sporgendo i piedi in un baratro di 80 mt, su un mare cobalto, non è facile da descrivere.
Alghero poi è bellissima: la città vecchia è un gioiello incastonato sulla costa, racchiuso tra gli antichi bastioni, da cui svettano le torri e i campanili a scrutare il mare, i vicoletti vi ammalieranno e il suo lungomare vi stregherà.
Meglio delle parole, possono parlare solo le fotografie.
Ci sentiamo affini a questa terra, forse perché la gente sarda somiglia un po’ ai friulani: sono schivi, di poche parole, ma quando si aprono, sono di una gentilezza disarmante.Alcuni consigli però ve li vogliamo dare:
Se siete a dieta, non andate in Sardegna! Troppe sono le cose buone che vi verranno offerte: dall’elementare pane carasau, guttiau o sfogliata che sia, che diventerà l’incubo e il gaudio di ogni lesinare, ai saporitissimi pecorini e salumi, alla fregola e gnocchetti in tutti i sughi, alle dolci e impalpabili seadas ecc ecc impossibile resistere sappiatelo! Noi non ci siamo riuscite.
Se soffrite di vertigini, claustrofobia e camminare non fa per voi, ciccia! Non potrete godere dei panorami che abbiamo cercato di cogliere in queste foto: sono costati sudore, suole di scarpe e acido lattico.
Inoltre se siete deboli di cuore, vi avvertiamo: albe e tramonti da sogno, a ripetizione, sono difficili da gestire emozionalmente….fortunatamente, noi siamo nordiche!
Non possiamo non ringraziare il Parco di Porto Conte per l’invito e per il fatto di esistere;L’Hotel Catalunya per il servizio e la vista unica e impareggiabile sulla città di Alghero;
il Ristorante La Pergola per la mitica paella algherese, il migliore esempio di contaminazione tra la cucina spagnola e italiana;
la Focacceria Milese, perché ci stiamo ancora chiedendo come abbiamo fatto fino ad ora senza aver assaggiato una loro focaccia;
allo Snack Bar Grotte di Nettuno la cui apparizione è stata come un miraggio nel deserto;
il Country Hotel Domominore perché Katia sa cucinare qualsiasi cosa in modo fantastico;
ai Poderi Parpinello per il Master, che ci hanno fatto prendere, in Cannonau e Vermentino
alla Vineria Tola per la simpatia e il Cabernet, perché anche a Sassari sanno bere bene (e se lo dicono due friulane…)
al Cafè Latino perchè un pranzo vista bastioni non ha prezzo
Ma se questa avventura rimarrà nei nostri cuori lo dobbiamo anche a coloro che hanno condiviso con noi, queste intense giornate, perché
“Viaggiare è camminare verso l’orizzonte, incontrare l’altro, conoscere, scoprire e tornare più ricchi di quando si era iniziato il cammino” Luis Sepúlveda
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