“Tutti dovremmo circondarci di eccellenza per poter elevare la nostra sensibilità nei confronti dell’arte e della vita”
Don Alessio Geretti.
Illegio è un piccolo borgo della Carnia, una frazione di Tolmezzo con un centinaio di abitanti, sovrastata dalla bellissima Pieve di San Floriano, che dall’alto domina la valle del But e questo sparuto gruppo di case.
Anche qui il terremoto ha colpito duramente e come in gran parte dei paesini della montagna friulana, le case si sono svuotate e la gente è scesa a valle.
Proprio da qui è nata la volontà di contrastare questo fenomeno, partendo dall’esigenza di dare un nuovo valore al piccolo borgo, dove la vita ha un sapore diverso, più semplice, e i rapporti tra gli abitanti sono solidi e propositivi.
L’idea è stata quella di cercare nuovi stimoli, per trasmettere l’amore per la montagna, la natura e l’arte, così da diffondere, a fronte di un inesorabile spopolamento, speranza per il futuro. Questa volontà si è quindi espressa attraverso la fondazione del Comitato di San Floriano e in particolare attraverso l’impegno del suo presidente Monsignor Angelo Zanello e di Don Alessio Geretti, che da 13 anni sono anime e curatori di mostre d’arte che annualmente vengono organizzate ed allestite nella Canonica del paese.
Illegio è controcorrente, la montagna si spopola, ma lui richiama a sé migliaia di persone: questo paese è diventato l’esempio di come una grande passione possa espandersi e far diventare un piccolo borgo alpino, una culla d’arte e di cultura.Illegio vive una seconda opportunità, una nuova vita, anche attraverso una maggiore consapevolezza negli abitanti rimasti, del proprio patrimonio e della propria cultura, e tutto ciò ha permesso il recupero architettonico di parte del borgo, la via dei mulini, oltre al mantenimento di alcune attività come bar e ristoranti, vitali per un paese.
Chi come noi ha visitato la mostra di quest’anno dal titolo “Amanti – Passione umane e divine” o anche le passate edizioni, considera la visita ad Illegio un evento imperdibile, quasi una tradizione.
La mostra di quest’anno, ispirata alla Bibbia e in particolare al Cantico dei Cantici , affronta il tema dell’amore a partire dall’idillio, affrontando le storie belle, ma anche quelle tragiche, passando attraverso i miti antichi che rappresentano quegli insegnamenti che nel corso dei secoli si sono consolidati diventando universali, fino ad arrivare all’amore divino.
Abbiamo avuto la fortuna di godere della visita guidata da parte dei curatori e, al di là delle opere di grandissimo valore esposte (opere di Canova, Caravaggio per citare i più noti), quello che ci ha colpito è stato il grande trasporto con cui ogni singola opera ci è stata spiegata e raccontata.
Non è stata una semplice visita, ma un viaggio emozionante e senza tempo, all’interno delle opere presenti nelle varie sale della mostra.
Illegio è una sfida vinta.
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