Cosa può raccontare un paesaggio, all’apparenza molto urbanizzato, di insolito e particolare?
Certi territori non sembrano offrire granché, schiacciati dalla vicinanza con luoghi turistici più conosciuti e appetibili e invece possono sorprendere per la ricchezza di storia, natura ed eccellenze prodotte.
Non ci stancheremo mai di dirlo: il modo migliore per scoprire un territorio è farlo in modo lento, cioè percorrerlo a piedi o in bicicletta.
Così nel cuore del Veneto, nelle campagne tra Treviso e le province di Padova e Venezia, può capitare di scoprire Badoere e rimanere affascinati già solo dalla sua piazza
una maestosa rotonda racchiusa da due barchesse diseguali, una più antica, rustica e disadorna, e una seicentesca, costruita per ospitare botteghe e laboratori. Un colpo d’occhio bellissimo per un centro commerciale ante litteram : infatti fin dal 1300 i documenti attestano la presenza di un mercato importante, di bestiame e merci varie, in questa piazza di pertinenza ai possedimenti della famiglia Badoer, da cui deriva il nome della località.
Ai giorni nostri ci vuole una ProLoco attiva e capace di valorizzare i propri prodotti e il territorio che li produce: da qui nasce la Mostra dell’Asparago IGP di Badoere
e la volontà di sviluppare tutta una serie di percorsi pedonali e ciclabili, per scoprire un ambiente ricchissimo di biodiversità tra pioppeti e alberi secolari, corsi d’acqua e mulini, terreni di bonifica e zone umide, torbiere e risorgive, il tutto a pochi minuti dai centri abitati.
Un ambiente selvaggio, ma intervallato dalla presenza di campi chiusi, un segno antico del paesaggio agrario
appezzamenti coltivati che venivano circondati da alberi e siepi, per preservare i confini e riparare le messi da venti ed eventi atmosferici estremi, delle piccole oasi per la fauna e dal microclima particolare.
Tutti questi percorsi si sviluppano in pianura, tra strade sterrate e vie secondarie, con una varietà di panorami, boschi e ambienti rurali, che meritano d’essere “assaporati” uno alla volta per coglierne tutta la bellezza e le emozioni che solo un’immersione nella natura può trasmettere.
Ma il vero protagonista rimane l’Asparago di Badoere
la presenza di acqua e terreno fertile, ha fatto specializzare questa area, nella coltivazione di questo ortaggio così particolare e delicato, tanto da ottenere l’Indicazione Geografica Protetta.
Gli asparagi vanno raccolti uno a uno, puliti, raggruppati a mazzi, legati con la rafia e mozzati a misura; vanno consumati celermente, perché più fresco è l’ortaggio, migliore risulterà gusto e consistenza.
L’alta qualità del prodotto e l’organizzazione nelle retrovie in cucina, fanno si che questa sia una sagra veramente imperdibile per gli amanti degli asparagi.
Lo confessiamo: noi ne siamo ghiotte e viviamo con dispiacere la fine della sua stagione, ma il ricordo degli Asparagi rosati di Badoere alla griglia con speck o della fonduta, ci aiuterà a smorzare l’impazienza per la prossima stagione.
Ringraziamo la Zeta Group Video e la ProLoco di Badoere per l’invito!
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