Al centro della pianura del Friuli Venezia Giulia esiste una fortezza unica e speciale: Palmanova.
Vi abbiamo già raccontato dei suoi dintorni, ma ora vogliamo addentrarci di più nella fantastica storia di questa città stellata, a partire proprio dalla sua ideazione.
Decide così di costruire dal nulla, questo mirabile impianto urbanistico.
Concepisce una macchina da guerra perfetta per l’epoca, incaricando i suoi migliori architetti militari. Il risultato è una città a pianta poligonale, con tre porte di ingresso, dotata di due cerchia di fortificazioni a formare una stella a 9 punte.
Uno strano destino attende Palmanova
La fortezza ideale non venne mai messa alla prova, la fine dell’opera coincise con l’inizio del declino di Venezia. La Repubblica non affrontò nessun assedio e nessuna grande battaglia contro i Turchi. Gli Austriaci riusciranno a conquistare la città-fortezza, praticamente con l’inganno, solo alla fine del ‘700.
Se la contesero poi, a suon di trattati, con i Francesi, per tutto il secolo successivo. Agli inizi dell’800, durante la dominazione francese, per ordine di Napoleone, l’apparato di fortificazione venne ammodernato per la nuova gittata dei cannoni, con la costruzione della terza cerchia di mura e delle lunette.
L’episodio più cruento Palmanova l’ha vissuto solo nel 1915. Dopo essere stata punto nevralgico di logistica e smistamento per merci e truppe durante la Grande Guerra, venne incendiata dagli italiani stessi dopo la rottura di Caporetto. Sopravvissuta al secondo conflitto mondiale, dove ha rischiato di essere rasa al suolo dai tedeschi, è giunta fino a noi praticamente intatta. Dal 1960 è considerata Monumento Nazionale.
In questi ultimi decenni ha dovuto reinventarsi un ruolo, dopo la fine della guerra fredda e la dismissione delle caserme. Ora però può vivere la sua grande occasione e rivolgersi a quel turismo che l’ha sempre solo sfiorata.
Palmanova ha ricevuto inoltre nel 2017 il riconoscimento di Patrimonio dell’Unesco,
come sito di fortificazioni veneziane in Italia, insieme a Bergamo e Peschiera del Garda e proprio da qui, potrebbe iniziare la sua svolta.
Se da alcuni anni i bastioni sono stati ripuliti e tre sentieri diversi permettono di percorrere, a piedi o in bicicletta, il periplo della fortezza, da pochi mesi sono state rese percorribili, anche alcune delle gallerie sotterranee che i Veneti prima, e i Francesi poi, hanno costruito sotto i bastioni, come via di fuga e di sabotaggio, in caso di attacco nemico.
Visitare Palmanova: un percorso molto suggestivo e coinvolgente. Immersi tra storia e natura, passando tra baluardi, camminamenti militari e punti di avvistamento, come soldati nel Deserto dei Tartari, ci si può ritrovare in luogo reale e pensare ad un luogo immaginario. Ma solo percorrendo queste gallerie anguste e buie, ci si può immedesimare in una realtà immobile, fatta di giorni tutti uguali, pieni di fatica e terrore, in attesa di un nemico che può arrivare in qualsiasi momento, perché “ Il coraggio è l’unico a sapere quando hai paura. “
Per capire la complessità di questa parte invisibile delle fortificazioni, ad ora, due sono i percorsi agibili che permettono di visitare sia i Camminamenti veneti, più antichi, che quelli napoleonici successivi, tutto ciò solo attraverso visite guidate su prenotazione.
Un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di fortificazioni e manufatti militari. Palmanova è unica nel suo genere e la sua scoperta non può che partire dai qui, dal parco storico dei bastioni.
Ps. Da non perdere la Rievocazione Storica, che si svolge il primo w-e di settembre e che ogni anno riporta la fortezza nel seicento, tra cortei in costume e simulazioni di manovre e assalti militari rinascimentali, tra cannoni e archibugi; per tutte le informazioni Ufficio Turistico di Palmanova Borgo Udine 4 tel.+39 0432 924815 mail turismo@comune.palmanova.ud.it
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